EDIT-A-THON 13-19 MAGGIO 2019

Dal 13 al 19 maggio, in occasione della settimana dei musei, il Castello di Montsoreau-Museo di arte contemporanea, partner dell’evento, si unisce a Wikipedia per organizzare una Edit-A-Thon o una settimana di maratona editoriale femminile. Edit-a-thon mira a creare contenuti su opere d’arte e linguaggio e a combattere la mancanza di contributi delle donne a Wikipedia (meno del 10% degli editori di Wikipedia sono donne). 

Edit-A-Thon: quézako?
Un edictathon è una sessione durante la quale un gruppo di persone scopre e contribuisce all’enciclopedia online Wikipedia, su un tema basato sulle risorse messe a disposizione. Queste persone possono: creare un articolo, tradurre un articolo da una Wikipedia straniera, arricchire un articolo esistente (ristrutturare, aggiungere contenuti), aggiungere fonti a un articolo, foto didascalia, trovare foto royalty-free per illustrare un articolo o correggere articoli esistenti.
Al Castello di Montsoreau-Museo di arte contemporanea, questa sfida collaborativa adotta un nuovo formato – una settimana continua di contributi – e si rivolge in particolare alle donne onorate durante la settimana dei musei con l’hashtag #WomenInCulture.

Museum Week
Ogni giorno un hashatag, ogni giorno una o più opere del collettivo Art & Language saranno oggetto di contributi durante l’edict-a-thon.

Lunedì: #WomenInCultureMW
-Victorine, 1981 (libretto di un’opera della polizia il cui atto è stato rappresentato alla Biennale del Whitney Museum nel 2012).

Martedì: #SecretsMW
–11 Studies for a Secret Painting, 1967
–Secret Painting, 1967
–Index: The Studio at 3 Wesley Place in the Dark III, 1982
–Portrait of V.I. Lenin in the Style of Jackson Pollock, 1978

Mercoledì: #PlayMW
–The Air-Conditionning Show, 1966-67
–Index 01, 1972
–Microfilm Index, 1972
–Loop, 1967
–Index: Incident in a Museum, 1985-87
–Map of Itself , 1966-67
-Map to not Indicate , 1966-67
-Map of Ocean, 1966-67

Giovedi: #RainbowMW
–Mother, Father, Monday: Map of the World, 2000
–Flags for Organizations, 1978

Venerdì: #ExploreMW
–The Air-Conditionning Show, 1966-67
–Mirror Piece, 1965

Sabato: #PhotoMW
–Painting I Nr1 à Nr22, 1966
–Mirror Piece, 1965
–Portrait of V.I. Lenin in the Style of Jackson Pollock, 1978
–Microfilm Index, 1972

Domenica: #FriendsMW
-Red Crayola et Art & Language
-Jackson Pollock Bar

Prerequisiti
Nessuna particolare conoscenza di Wikipedia. I partecipanti creeranno prima un account su Wikipedia (cliccando qui). Sarà offerta una sessione di formazione, ma sarà disponibile assistenza per tutta la durata dell’evento. I partecipanti sono pregati di portare i propri computer portatili e caricabatterie. Sono disponibili la connessione Wi-Fi e il catering. Avrete libri della collezione di documentari del Castello di Montsoreau-Musée d’art contemporain. Guarda la pagina del progetto dell’evento su Wikipedia.

FAQS

Principi fondanti
Wikipedia in breve: la cosa essenziale da sapere
Interfaccia: le istruzioni per l’uso
Inizia su Wikipedia
Forum di supporto per i nuovi arrivati

MAPPA MUNDI 10.05-15.07.2

Dal 10 maggio al 5 luglio 2019, la mostra Mappa Mundi presenta le nuove acquisizioni del Castello di Montsoreau-Museo d’Arte Contemporanea : 50 opere inedite di Art & Language, esposte per la prima volta in Francia.
Esposta all’ultimo piano del museo, la mostra si apre con l’installazione Mother, Father, Father, Monday: Map of the World, 2000, un’opera monumentale composta da oltre 150 dipinti monocromi che rappresentano una grande mappa del mondo. Ogni quadro è autonomo ma rappresenta anche un dettaglio di una mappa di cui fa parte. Come in The Snark Hunt di Lewis Caroll, la mappa si estende e alla fine occupa l’intera superficie della stanza.

Il film Qui Pourra è un’immersione nello studio di artisti dell’arte e del linguaggio. Il titolo si riferisce a una richiesta di Gustave Courbet – « Scopri chi può » – sulla sua opera L’Atelier du Peintre. Gli artisti sono assenti ma le loro voci, lontane, si sentono come la voce fuori campo di un film. A loro si aggiunge un’altra voce non identificata, che fa un’entrata esitante sotto forma di testo che invade gradualmente l’immagine.

Prodotto nel 2019, Ten Posters: illustrations for Art-Language è una serie di dieci manifesti prodotti nel 1977. Art & Language solleva la questione di come viene realizzata l’opera. Sviando i codici dai manifesti di propaganda e costruendo questa serie di manifesti come una serie di immagini, alla maniera dei 7 peccati capitali, questi manifesti ci parlano dei fondamenti della nostra società e soprattutto di ciò che fa sì che i codici della tragedia abbiano successo al suo interno.

La mostra si conclude con una sala vietata ai minori di 18 anni in cui vengono presentate una serie di variazioni su testi pornografici che si evolvono gradualmente verso la commedia, alla maniera della signora Malaprope.

 

ROMAN SIGNER 06.07-06.11.2019

Sandobjekt

Dal 6 luglio 2019, il Castello di Montsoreau-Museo di arte contemporanea  darà carta bianca all’artista svizzero Roman Signer, noto in tutto il mondo per le sue performance esplosive e i suoi rischi. La mostra mette in prospettiva la scultura e la fotografia ed evidenzia la capacità dell’artista di ripensare i principi della scultura contemporanea.

Un artista in tensione

E’ comune dire che la rivoluzione è qualcosa di stupido, rischioso e pericoloso. La mostra occupa quattro mesi al secondo piano del Château de Montsoreau-Musée de l’art contemporain e riunisce opere emblematiche di Roman Signer in una serie di fotografie inedite scattate tra il 1972 e il 1986. Leggendario per i suoi interventi sugli oggetti che trasforma con gli esplosivi come forza motrice, Roman Signer usa l’istantanea anche per fissare le sue preoccupazioni. Attraverso le fotografie in mostra, la natura si rivela come lo studio dell’artista o, piuttosto, come un laboratorio. I visitatori sono invitati a entrare e osservare a distanza. Diventa spettatore dei felici o catastrofici « incidenti » abilmente orchestrati dall’artista (Ballon mit Spazierstock, 2016) in un momento in cui la realtà è alterata, modificata da un evento inaspettato. La mostra presenta il lavoro di questo artista, spesso erroneamente percepito come alla ricerca dello spettacolare e sensazionale. Le opere scelte mostrano Signer come un operatore preciso e diretto, rifiutando di mettersi in scena e rifiutando il concetto di performance.

Scultore del tempo

Troviamo lì la costante preoccupazione dell’artista per il tempo delle interrogazioni. Tanto tempo, quando un elicottero interrompe l’improbabile concerto di un pianista su un pontile di lago (Vers la Flamme und Roman Signer, 2014), poco tempo quando una serie di lattine piene d’acqua cadono a tutta velocità dal tetto di una casa (Dachlawine, 2017). Il percorso scenografico sottolinea così il ruolo cruciale dei quattro elementi del lavoro dell’artista, punto di partenza e di arrivo delle sue opere.
Roman Signer riserva destinazioni sorprendenti per gli oggetti più innocui come un ventilatore o un palloncino, creando così una poesia di distruzione.

07/06/2019 – 11/06/2019
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Aperto al pubblico il 6 luglio alle ore 18:00

VERONICA 21.07.2019

julien carreyn

Domenica 21 luglio 2019, il Castello di Montsoreau-Musée d’art contemporain accoglie My-Lan Hoang-Thuy e Julien Carreyn per il lancio di tre pubblicazioni della mostra « Véronique » presentata da Frac Poitou-Charente dall’8 febbraio al 18 maggio 2019. In queste pubblicazioni, My-Lan Hoang-Thuy si allontana dal formato tradizionale del catalogo della mostra, per dare la sua interpretazione del corpus di immagini creato e prodotto da Aurélien Mole e Julien Carreyn durante il montaggio « semifittizio » della loro mostra Angoumoisine.

Libreria del Museo – Ingresso libero
Orario: 18:00 pm – 19:30 pm

Veronica
Il FRAC di Nueva Aquitaine ha invitato Aurélien Mole, artista e fotografo specializzato nella documentazione dell’arte contemporanea, a progettare una serie di mostre basate sulle loro collezioni fotografiche. Aurélien Mole ha unito le forze con l’artista Julien Carreyn la cui opera, sensibile alla temporalità dell’estetica, esplora le potenzialità poetiche e simboliche del genere artistico accademico che è il nudo. La mostra che hanno progettato insieme ha rivelato la particolare attenzione dei tre nuovi FRAC aquitani per una fotografia di « fotografi », in particolare durante il primo decennio di sviluppo delle loro collezioni, quando questo mezzo non era ancora ampiamente utilizzato dagli artisti visivi. Le circa cinquanta opere selezionate sono state volutamente selezionate soggettivamente dai curatori-artisti secondo un « taglio estetico » attraverso le collezioni, guidati dalla seguente domanda: « Quali fotografie vorremmo vedere portate da una modella nuda nella sala espositiva? ». La mostra presentava anche opere fotografiche create da Aurélien Mole e Julien Carreyn durante il montaggio.

Julien Carreyn
Julien Carreyn è nato ad Angers nel 1973. Vive e lavora a Parigi. Dopo aver lavorato come direttore artistico, Julien Carreyn ha concentrato la sua attività sulla produzione di immagini, disegni e fotografie. Da allora, ha lavorato con grande perseveranza, e un po’ di ossessione, per produrre un corpus sempre più denso, esplorando territori diversificati come la sua cultura trasversale dell’immagine, che comprende anche i fumetti erotici degli anni Settanta, la pittura impressionista, l’illustrazione giovanile….. Più recentemente, in « Photographies du soir » alla Galleria del Crèvecoeur (Parigi), le fotografie all’aperto di Julien Carreyn esplorano il nostro paese, le sue difficoltà nel negoziare il suo prestigio, legato essenzialmente al passato, e la sua estetica obbedendo a criteri e gusti che si suppone siano quelli della classe media. Non è né un approccio critico né una testimonianza, ma piuttosto un volo; un desiderio di distanza il cui punto di partenza sarebbe un’area periurbana al limite del nulla. Tra il 2016 e il 2017, Julien Carreyn presenta « Chez Bergeron » a Le Vent des forêts (Fresnes-au-Mont) e una collaborazione « Julien Carreyn con Ker-Xavier » alla Galerie des Multiples (Parigi).

Aurélien Mole
Aurélien Mole è nato nel 1975 a Teheran. Laureatosi alla Scuola del Louvre in storia della fotografia, prosegue gli studi all’Ecole nationale supérieure de la photographie di Arles e conclude i suoi studi con un corso di formazione sulle pratiche della mostra diretta da Catherine Perret e Christian Bernard. Il suo lavoro è stato oggetto di mostre personali alla Galerie Lucile Corty nel 2009 (En bonne intelligence), alla Galerie Florence Loewy nel 2010 (Le Catalogue), a Villa du Parc nel 2012 (Sir Thomas Trope). Ha partecipato a numerose mostre collettive in Francia e in Europa (Cargo Culte à la Vitrine; Répétition dans l’épilogue, galleria Lucile Corty; If I can’t Dance I don’t want to be part of your revolution, Van Abbe Museum; Double Bind, Villa Arson). Inoltre, ha pubblicato regolarmente recensioni della mostra sulla rivista Art21 e monografie su artisti contemporanei (Aurélien Froment, Guillaume Leblon, Gaël Pollin….). Organizza anche mostre basate su dispositivi all’interno del collettivo le Bureau/(35h. ai Laboratoires d’Aubervilliers nel 2004; P2P al Casino, Lussemburgo, nel 2008) e a proprio nome (Relationship of Command, Galerie J a Ginevra nel 2007; Sfumato a Sassari in Sardegna nel 2008).

My-Lan Hoang-Thuy
My-Lan Hoang-Thuy è nata nel 1990 a Bourg-la-Reine. Vive e lavora a Parigi e ha frequentato un corso di formazione presso l’École nationale supérieure des beaux-arts de Paris dal 2015 al 2017.
« Due teste. Forse è un’opera a due teste che l’artista visivo My-Lan Hoang-Thuy sta dirigendo. Le sue creazioni si intrecciano con due culture visive, una occidentale e l’altra orientale. La cultura occidentale è, da parte sua, legata agli studi franco-svizzeri di graphic design, dove la storia dei suoi codici e il suo effetto sui condizionamenti della mente la permeano. Il risultato sono creazioni che mettono in discussione la potenza e l’impatto del linguaggio visivo sulla società. È il caso della serie di sculture in legno firmate dai grandi nomi della Sillicon Valley (Sergey Brin o Mark Zuckerberg). Disegnando nello spazio questi nomi di personalità che sono all’origine degli strumenti che usiamo ogni giorno, l’artista illustra una normalizzazione in azione. La definizione dell’utensile influenza la forma. Si ritorna anche alla fonte di una tipologia di strumenti simbolici (Mac, Photoshop, Photoshop, strumento di ricerca come Google) per invertire un certo ordine visivo prevedibile. L’altra parte del suo lavoro, la cui fonte è più sepolta ma notevole, proviene da questa cultura asiatica, a volte kitsch, nelle sue parole, che emerge sotto forma di materiali (madreperla, legno) o di alcuni motivi floreali, come i fiori tatuati o le sculture che utilizzano la struttura dei templi vietnamiti. I suoi autoritratti su madreperla, piccoli frammenti della propria immagine, fanno rivivere due storie: la sua, certo, ma anche quella della fotografia qui deviata dal suo mezzo tradizionale. Questo è il caso anche delle fotografie che ha scattato dei suoi ambienti personali, stampate su PVC, che permettono all’immagine di andare oltre la cornice. Emancipare le tecniche, invertirle: così si struttura l’approccio di un’artista che conosce troppo bene la tecnica e le macchine, in modo da non abusarne, un po’ e delicatamente, per evocare il prevedibile e sconvolgere l’atteso ». (di Léa Chauvel-Lévy)

YOGA 10-11 AGOSTO 2019

Il Castello di Montsoreau-Museo d’arte contemporanea apre i suoi spazi espositivi alla pratica dello yoga e vi invita a far parte del luogo.

Sabato 10 e domenica 11 agosto alle 9 del mattino, Garlone Bardel e Dominika Roslon, fondatori di Slo.TIME, installeranno le loro lezioni di yoga nelle sale del museo.

La pratica si compone di due fasi: Hatha Yoga, yoga posturale, accessibile a tutti, che scatena le tensioni corporee, e Yoga Nidra, che si traduce in un triplo rilassamento: mentale, fisico ed emotivo.
Nel Nidra Yoga si chiede solo di ascoltare, creando una sensibilità alle parole particolarmente raffinata, un vero trampolino di lancio sensoriale all’esperienza delle opere d’arte.
Al termine del laboratorio di Yoga, una colazione a base di Yoga Cook Book scritta da Garlone Bardel sarà condivisa nel ristorante Jean 2.
Un’esperienza globale, legata al corpo e alla mente, dove l’arte intreccia stretti legami con l’arte di vivere, dove il contatto con l’interiorità ci permette di aprire gli occhi all’esterno con una coscienza espansa.

Slo.TIME nasce dal desiderio comune di Garlone Bardel e Dominika Roslon di mettere le loro capacità al servizio degli esseri umani per ottenere un maggiore discernimento e armonia.
Nella vita quotidiana, intrecciando legami tra ecologia individuale e globale.
Secondo il detto « Less is more », offrono esperienze di yoga, cibo da condividere e spazi da vivere, in adeguatezza ai nostri bisogni fondamentali di rispetto per la Terra, il corpo e la mente.
INSTAGRAM: @slo.time

Durata: 1h30
Prezzo: 25€ / persona
Numero di posti limitati a 20 persone.
Fornire un’attrezzatura confortevole.
Dotazione in dotazione: tappeti / cuscini / coperte.
Prenotazioni: 02 41 41 67 67 67 67 67 12 60 / contact@chateau-montsoreau.com

LA POSSIBILITA DI UN ISOLA 15 SETTEMBRE 19H30

crédit photo Thierry Cantalupo

LA POSSIBILITÀ DI UN’ISOLA DI MICHEL HOUELLEBECQ
Domenica 15 settembre alle 19:30 pm
Cortile del castello

La possibilità di un’isola è la storia di un comico, Daniel. Negli anni 2010, è diventato milionario scrivendo spettacoli volgari e politicamente scorretti, a metà strada tra Dieudonné e Bigard. Una sera si innamora di Isabelle, caporedattore della rivista Lolita. Lei
ha trentasette anni, ha trentanove anni. Si sono sposati e poi si sono ritirati in una grande proprietà in Andalusia. Gli anni passano e il loro amore non sopravvive. Verso la fine della sua vita, Daniel incontrò Esther. Fin dai primi momenti di questo incontro, ha capito che avrebbe vissuto con lei una felicità totale e che la perdita di quella felicità l’avrebbe ucciso.

Adattato e diretto da Léo Cohen-Paperman

Prenotazioni al 02 53 20 20 32 32 99 o alla biglietteria online
Tariffa a tua scelta: 
5€, 10€ o 15€. In un ideale di democratizzazione culturale, il NTP offre dal 2009 una tariffa unica di 5 euro per luogo.
Aujourd’hui, per preservare il festival, la NTP propone un nuovo sistema di prezzi dove ognuno può scegliere il prezzo del proprio posto senza dover giustificare la propria situazione.

 

Il Nuovo Teatro Popolare

Il Nuovo Teatro Popolare è un collettivo che ha creato nel 2009, un festival teatrale all’aperto a Fontaine-Guérin (49). Il festival è in crescita, fino a quando non si alternano sei spettacoli per edizione. Si svolge ogni estate in agosto.
Anche l’azienda è cresciuta negli anni. Oggi ha venti membri: Pauline Bolcatto, Valentin Boraud, Julien Campani, Philippe Canalès, Baptiste Chabauty, Léo Cohen-Paperman, Thomas Chrétien, Emilien Diard-Detœuf, Clovis Fouin, Frédéric Jessua, Joseph Fourez, Sophie Guibard, Elsa Grzeszczak, Lazare Herson Macarel, Lola Lucas, Morgane Nairaud, Antoine Philippot, Julien Romelard, Claire Sermonne e Sacha Todorov.
La troupe opera democraticamente, tutte le decisioni sono prese collettivamente, ma ogni spettacolo ha un regista che mantiene la sua unicità artistica. Senza voler affermare il dogma, il Nuovo Teatro Popolare si riconosce nei valori di Jean Vilar: grandi testi, prezzi bassi, decentramento.
Il festival ha già presentato Andersen, Brecht, Brecht, Büchner, Claudel, Corneille, Feydeau, Fosse, Hugo, Maeterlinck, Molière, Novarina, Perrault, Shakespeare, Rabelais, Singer, Sophocles, Tchekhov, Winsor Mc Cay e due creazioni collettive sulla quinta Repubblica e la prima guerra mondiale.

Subventionné par l’Entente-Vallée (Beaufort-en-Anjou, Les Bois d’Anjou, Mazé-Milon, La Ménitré), le Ministère de la Culture-drac Pays-de-la- Loire et la Région Pays-de-la-Loire. Avec le soutien du Théâtre National Populaire, du Quai-CDN d’Angers, et des communes Beaufort-en-Anjou, Loire-Authion, Baugé-en-Anjou.

 

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 21-22 SETTEMBRE

Visite guidate

Per due giorni, i mediatori del museo accompagnano i visitatori alla scoperta del monumento, dando loro le chiavi di lettura per comprendere semplicemente l’arte contemporanea.
Alle 10:30, 15:00 e 17:00: la storia del luogo in 20 minuti.
Alle 11:00, 14:00 e 16:00: visita approfondita del castello, della collezione permanente d’arte contemporanea del museo e della mostra temporanea Roman Signer.

Prezzo eccezionale
Adulto: 7,80€
Bambino: 3€