La collezione permanente del Castello di Montsoreau-Museo di arte contemporanea è arricchita da 800 opere del movimento Art & Language. Per celebrare questo evento, il museo gli dedica una grande mostra dal 5 aprile ART & LANGUAGE: REALITY (DARK) FRAGMENTS (LIGHT). Riconosciuto come pioniere dell’Arte Concettuale, il movimento Art & Language è presente nelle collezioni dei maggiori musei: Centre Georges Pompidou, Tate Modern, MoMA.

« Dobbiamo continuare a lavorare perché se ci fermiamo sarebbe come se non avessimo mai iniziato ».
Art & Language.

Artisti fuori dalla cornice
ART & LANGUAGE: REALITY (DARK) FRAGMENTS (LIGHT), riunisce 50 anni di carriera di questi artisti critici, provocatori, sovversivi e punk. Questo atteggiamento dell’Art & Language li ha spesso fatti apparire come artisti inclassificabili e marginali, rifiutando di cedere alla facilità, alle mode e all’impoverimento dell’arte per tornare all’essenziale: l’opera stessa.

Attraverso le grandi domande che costituiscono il nucleo centrale dell’opera di Art & Language: la conversazione e la sua capacità creativa, la descrizione, la porosità delle pratiche artistiche, la crisi del rapporto tra l’artista, il museo e la galleria d’arte e le sue implicazioni per il processo creativo stesso, il Castello di Montsoreau-Museo di Arte Contemporáneo mette in discussione la lettura a volte semplicistica dell’Arte Concettuale. Lontano dalla smaterializzazione dell’opera d’arte, l’arte concettuale avrebbe dato origine all’arte contemporanea?

Di stanza in stanza: PORTRAITTI, DONNA, DESCRIZIONE, CASE MUSIC, MODERN, TESTO, PAST, VOID, ALLIANS, CORPORATION, REALITY, FRAGMENTS, FORBIDDEN, la mostra presenta pezzi iconici del movimento come Mirror Piece o The Air conditioning show, installazioni (Tell me) Have you ever seen me? e testi inediti come testi pornografici.
Invariabilmente, le opere causano confusione e ci costringono a pensare fuori dagli schemi per stabilire relazioni angolari e disarticolate con il linguaggio e il visivo.