Il Castello di Montsoreau – Museo di Arte Contemporanea dedica una mostra a Ettore Sottsass, artista radicale, designer, architetto, ceramista, disegnatore, fotografo, che rompe volentieri i codici borghesi legati all’oggetto.
Tre volte vincitore del prestigioso Compasso d’Oro, Sottsass è uno dei maggiori protagonisti dei gruppi, Antidesign (1966), Global Tools (1973), Alchimia (1976), Memphis (1981) e crea lo Studio Sottsass Associati (1982).
Le sue opere si trovano nelle collezioni del Centre Georges Pompidou, del MoMA, del Metropolitan Museum e del Victoria and Albert Museum.
« Il design non è la creazione di un prodotto più o meno stupido per un’industria più o meno lussuosa. Per me il design è un modo di discutere la vita ». (Ettore Sottsass)
Tra rivoluzione ed emancipazione
Nelle sue opere Ettore Sottsass guarda al mondo che riflette un nuovo rapporto tra l’uomo e l’oggetto. Considerando che l’oggetto influenza più o meno direttamente chi lo possiede, egli crea mobili che non sono più definiti solo dalla sua funzione, ma dalla sua capacità di creare immaginazione. Vuole « unire la cultura e la libera creatività individuale ».
Con la serie Foto dal Finestrino pubblicata ogni mese sulla rivista Domus, Sottsass, un osservatore acuto, si interroga sul mondo che lo circonda e lo interroga. Questa poesia del mondo, palpabile nell’oggetto, diventerà l’indicatore di un pensiero e di un’epoca.
Creatore di icone
Gli oggetti creati da Sottsass sono rappresentativi di una società che cambia, una liberazione dai codici e dalla conformità.
Ispirata alla Pop Art, la macchina da scrivere Valentine, prodotta dalla ditta Olivetti, è una vera e propria rivoluzione. Rosso come un rossetto, leggero come una borsa, sexy anche nelle sue forme, osa svelare il suo meccanismo e infine racconta la storia della società della fine degli anni ’60.
Brigitte Bardot appare con la sua Valentine in mano nel film Les femmes de Jean Aurel (1969), David Bowie compone il suo successo planetario Let’s Dance sui suoi tasti brillanti e in Orange Mécanique, Stanley Kubrick ne mette uno nella stanza di Malcolm MacDowell. Anche i mobili creati dal gruppo Memphis rappresentano una rottura con le idee borghesi, attraverso le nuove associazioni di materiali sintetici come il laminato di Abet Laminati con materiali pregiati come lacca o legno dorato.
Designer del mondo
Volontariamente non retrospettiva, la mostra proposta dal Castello di Montsoreau-Museo di arte contemporanea ripercorre questa concezione del design come materializzazione concreta di una filosofia di vita, libera e semplice.
In collaborazione con il Museo Alessi, Kartell, Abet Laminati, la galleria XXO e Akmé, la mostra ripercorre l’esperienza di fondazione dell’azienda elettronica Olivetti, l’esuberanza di Memphis e la messa in discussione del linguaggio dell’architettura degli an
ETTORE SOTTSASS DESIGNER DEL MONDO 04.04-20.06.2019 septembre 12th, 2019Admin montsoreau